"Sostenibilità" - scommetto che hai sentito questa parola un sacco di volte. Sì, proprio così, la sostenibilità ha iniziato a far parte della nostra quotidianità e, negli ultimi anni, viene utilizzata sempre più di frequente. Ma ti sei mai chiesto da dove arriva tutto questo interesse nei confronti dello sviluppo sostenibile? È il momento di fare un tuffo nel passato. Prepara il DeLorean e fissiamo qualche coordinata temporale: siamo nel 1972, l'ONU tiene una conferenza sull'ambiente e fa la sua prima apparizione una parola che diventerà la colonna sonora del nostro futuro: "sviluppo sostenibile". Ma a cosa si riferiva esattamente? Beh, è dovuto passare un altro po' di tempo, precisamente fino al 1987 con il rapporto Brundtland, perché il significato diventasse chiaro. L’economista Serge Latouche nel suo celebre libro “La scommessa della decrescita” descrive la sostenibilità come una
forma di sviluppo che permette di soddisfare i bisogni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro
Si tratta, quindi, di trovare un vero e proprio equilibrio tra le nostre necessità presenti e le risorse future.
E poi è arrivata la crisi del 2008. Una di quelle che lasciano un segno, che cambiano drasticamente lo stile di vita delle persone. Si è passati da una società dei consumi, dove anche il più futile desiderio veniva soddisfatto, a una nuova società che pone una particolare attenzione al risparmio e all'ecologia. Inizia, perciò, un nuovo modo di vivere, dove la qualità delle esperienze e delle relazioni diventa più importante dell'ostentazione dei beni. Un mondo in cui l'ambiente e il paesaggio divengono risorse comuni da preservare.
Una storia di cambiamenti, sfide e, alla fine, un nuovo modo di vedere le cose. Parlare di sostenibilità non è solo una moda, ma, piuttosto, è un modo di vivere che può fare la differenza per il nostro pianeta. Ma la domanda è: cosa possiamo fare noi per contribuire? Fare scelte sostenibili non è sempre facile e scegliere cosa è effettivamente sostenibile, abbiamo ormai imparato, è più complesso del previsto.
Un modo per scegliere un sistema alimentare più giusto è prediligere il Km0 e la filiera corta. Ad esempio, puoi frequentare i mercati Km0 della tua zona o acquistare diretto dal produttore. Oppure puoi rivolgerti a servizi più digitali, come Gogofresh. Gogofresh è un e-commerce tutto Veronese dove puoi acquistare prodotti ortofrutticoli Km0 a filiera corta e riceverli direttamente a casa tua in giornata. Quì puoi trovare la carta valori, dacci un’occhiata! Fonti:
Angelini, A. et al., 2012, I principi della sostenibilità: dai valori dichiarati al comportamento di consumo alimentare. Analisi del ruolo dei media nella costruzione e diffusione della rappresentazione sociale della sostenibilità, in “Progetto axía. Università e impresa per la ricerca”, pp. 51-59
Koensler, A., Meloni, P., 2019, Antropologia dell’alimentazione. Produzione, consumo, movimenti sociali, Carocci editore, Roma.
Latouche, S., 2007, La scommessa della decrescita, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano.
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